Dopo avere letto il post “Darkening a room by adding light” non ho saputo resistere e questo è il mio risultato. L’idea di fondo è che impostando correttamente il tempo di scatto e il diaframma è possibile fare emergere da un fondo buio un oggetto illuminato dalla luce del flash, lavorando però in un ambiente abbastanza luminoso.
Da brava ghettofotografa (come dice Sara Lando), mi sono costruita una specie di cono paraluce che mi consentisse di indirizzare la luce del mio piccolo flash incorporato verso il soggetto e in una stanza poco illuminata ho iniziato a scattare. Quello che mi stupisce di più è che con la Canon 450 e il flash attivo, anche in manuale non è possibile aumentare il tempo di scatto oltre 1/200 malgrado ciò non sia segnato da nessuna parte del manuale. Ho dovuto quindi diminuire gli ISO e l’apertura del diaframma e anche diminuire la luminosità della stanza, altrimenti lo sfondo non risultava sufficientemente scuro. I risultati migliori li ho ottenuti sincronizzando l’otturatore con la seconda tendina (leggere il manuale a qualcosa mi è servito: mi sono ricordata che esistesse questa possibilità ).
E’ stata una serata istruttiva e divertente!
Immagini: alcune foto de portfolio di Sara Rhoads, in realtà una coppia di fotografi marito e moglie – Sara e Chris Roads – di Seattle
Manuale: pag. 116 – Sincronizzazione della seconda tendina, oltre tutte quelle del flash.
Dati scatto:
- macchina: Canon EOS 450D
- obiettivo: Canon EF 18-55mm
- lunghezza focale: 43 mm
- modalità : manuale
- messa a fuoco: automatica
- flash: attivo
- otturatore: 1/200
- apertura: f/9,0
- ISO: 200